Quando senti che le cose non stanno andando come dovrebbero, ciò che puoi fare è rimanere da solo con te stesso ed analizzare come reagisci a questa situazione, io lo faccio correndo. Ho scoperto la corsa, e la cura della forma fisica, per via della dieta che mi ha portato dai 93 kg di Marzo 2010 ai 67 di Luglio 2010 e da allora non riesco più a farne a meno. Ho quasi più di 1000 km nelle gambe ed altri ancora ne avrò da fare, per via del “bisogno di correre”. Correre ti porta a stare da solo, a rimanere in compagnia dei tuoi pensieri e delle tue forze. Non hai bisogno che delle tue gambe e della tua concentrazione, nient’altro, la musica è già una distrazione. Corro senza iPod, perché mi piace ascoltare ogni minimo rumore intorno, oltre al mio respiro. Nei tratti di recupero sono portato a spostare il pensiero dallo sforzo fisico allo sforzo mentale e la mente viaggia, va ben oltre i 12/13 km di corsa che percorro nei giorni in cui mi sento in forma. L’immaginazione mi porta ad alzare lo sguardo dalla strada, ad un livello più alto, dove si vedono le montagne, le strade ed il paesaggio tutt’intorno nella sua interezza. Se corri, riesci a comprendere come ci si sente quando il passo incontra una pozza d’acqua e rompe il silenzio che ti circonda. Il passo scandito dal respiro, la voglia di andare avanti sempre di più fin dove le gambe possono portarti e fin dove la tua mente è capace di arrivare. E’ questione di forza di volontà e di spirito di sacrificio: credo di aver imparato molto dall’allenamento per la corsa, per quanto sia ancora all’inizio e sia un principiante, ma ho carpìto velocemente i benefici fisici e mentali dello sport. Non vivo di sola corsa, sono per gli sport funzionali e divertenti, oltre lo spinning e la fit boxe d’inverno in palestra. Ma, ora come ora, ho deciso di spostare la mia concezione di allenamento verso una modalità “in sospensione”. A tal proposito ho acquistato il TRX Suspension Trainer Kit, un particolare attrezzo, facile da portare in giro e con diverse potenzialità, date dai possibili esercizi eseguibili. Sotto consiglio del mio fidato Trainer, mi sono lanciato in questa nuova esperienza, da affiancare alla corsa che per me, rimane lo sport principale: valvola di sfogo per i momenti difficili e “pensatoio” per quelli decisionali. Più va avanti il tempo e più rendo conto di sentire il bisogno di correre: le difficoltà ci sono, corro. I momenti difficili arrivano, corro. Le decisioni da prendere sono sempre più serie, corro e correrò fin quando potrò, fin quando le mie gambe reggeranno e il fiato mi aiuterà. E’ uno lasso di tempo in cui dai tutto te stesso, ti misuri e “a volte sei in testa, a volte resti indietro; la corsa è lunga e alla fine è solo con te stesso” come citerebbe Flavio. Il mio modo di affrontare ciò che mi succede intorno è questo, correre, un po’ come Forrest Gump, che non sapeva il motivo per il quale correva, ma lo faceva. Io almeno un motivo, ce l’ho…