Eseguire Script Avvio Mac OS X

Uno dei primi problemi riscontrati nel passaggio da Linux a Max e su cui ho dovuto documentarmi, è stato quello di poter eseguire in automatico uno script all’avvio di Max OS X ( dell’interfaccia grafica nel mio caso).
La cosa belle è che ci sono riuscito quasi da subito a sistemare il tutto, cosa che accade molto raramente 😀 per tal motivo è una cosa davvero banale e che si può fare in vari modi… il seguente metodo è uno dei tanti.

il mio script è molto banale, non fa altro che montare le partizioni esportate dal mio server ( 192.168.1.60 ) tramite il demone nfs. La stessa ed identica procedura piò essere utilizzata per qualsiasi altro script..

Per prima cosa editiamo il nostro file come se fosse un normalissimo script in Bash, ecco il mio di esempio…


#!/bin/sh

mount server:/win1 /Users/unicondor/Win_nfs
mount server:/share_donkey /Users/unicondor/Share_donkey

e settiamolo con estensione .command.

Per esempio il mio file si chiama : nfs_up.command

Una volta editato il file e rinominato con l’stensione .command apriamo Preferenze di Sistema–>Account ed andiamo in “Elementi login”

clicchiamo sul segno  “+” ed aggiungiamo il nostro file appena creato alla lista dei programmi da eseguire all’avvio.

 

Schermata Script Avvio Max OS X

Primi Passi Con Python…

Grazie a Coderloop, ho iniziato a passare le mie serate cercando di risolvere qualche Quiz messo a disposizione dal sito, potendo utilizzare qualsiasi linguaggio di programmazione.

Per i primi esempi ho usato Java e C ( i pochi corsi universitari sui linguaggi di programmazione sono serviti a qualcosa 😛 ), per poi passare ad un linguaggio piu’ ad alto livello ed orientato agli oggetti come il Python per rendere il tutto piu’ celere usando una sintassi meno pignola. Infatti in Python , come in PHP , non abbiamo bisogno di definire variabili, istanziarle, effettuare il garbage collection degli oggetti e molto altro.

Di seguito vi incollo qualche pezzo di codice che mi e’ stato molto utile nell’implementazione dei miei primi esempi.

Passaggio di parametri da riga da comando e conseguente lettura del file passato come stringa di ingresso. Stampa a schermo del file letto
[sourcecode language=”python”]import sys

in_file = open(sys.argv[1],”r”)
exp = in_file.read()
in_file.close()

print exp
[/sourcecode]
 

Definizione di una Funzione ReverseString:

 
[sourcecode language=”bash”]import sys

stringa = “vitadastudente”

def reverseString(s):

return s[::-1]

print reverseString(stringa)
[/sourcecode]
 

In Python state molto attenti all’indentatura, dato che non si utilizzano parentesi per delimitare i blocchi del codice. Un esempio dell’implementazione del codice di Fibonacci

 
[sourcecode language=”bash”]
def fib(n):
print ‘n =’, n
if n > 1:
return n * fib(n – 1)
else:
print ‘end of the line’
return 1

[/sourcecode]
Spero questi piccolissimi esempi vi siano serviti a qualcosa, ora non vi resta altro che “smanettare” e mettervi anche voi alla prova con questo linguaggio di programmazione 😀

Prima sgambata “seria” in bicicletta…

Ebbene si… mi mancava solo quest’altra perdita di tempo :D, infatti ho deciso che andro’ a correre in bicicletta almeno 3 volte la settimana. Un po’ di moto non puo’ farmi altro che bene visto che la palestra mi annoia e la corsa e’ un po troppo impegnativa 😛

La bici da corsa che uso ( Atala SLR300 ) e’ di mio fratello, lui e’ l’esperto della famiglia visto che ha speso quasi 2000 euro tra bici da corsa e la Mountain-Bike in carbonio… io sono solo un semplice ed umile utilizzatore.

Come da titolo del Post, ieri grazie al Dott. Fusco 😀 ho fatto la mia prima sgambata semi-seria. Abbiamo percorso 32 Km… nei primi 15 Km sono riuscito a stargli a ruota abbastanza facilmente… nei successivi 15 ho fatto davvero fatica, daltronde per me il Dottor Fusco rimane una chimera 😀 inoltre il vento contrario non mi ha dato vita semplice.

La tappa che abbiamo fatto e’ stata tutta in pianura ( per fortuna ), partenza dal Pronto Soccorso di Benevento – Ponte dei Santi – ritorno a Benevento con relativo passaggio trionfale sul corso 😀 vabbe’ la mappa di Google Maps ci perdo troppo tempo a farla… sempre che ci riesca..

L’idea di alzarmi presto, di pedalare in mezzo alla natura ( per fortuna Benevento e’ circondata da strade periferiche immerse nella natura ) e di tornare a casa semi-distrutto e rilassato non ha prezzo… e poi c’e’ l’obiettivo che mi sono dato.. scalare Monte Vergine 😀

Ah quasi dimenticavo… le ruote di una bici da corsa hanno una pressione intorno alle 8 atmosfere, casomai siete novelli come me e le avete gonfiate solo a 4 atmosfere e vi siete uccisi facendo molta piu’ fatica del necessario 😛

Un altro accorgimento che vi posso dare, e’ quello di regolarvi per bene il sellino… dato che per i primi giorni riuscirete a stento a sedervi, ma vabbe’… sono gli inconvenienti di un nuovo sport.

Per non rendere del tutto inutile il post vi incollo il piccolo pezzo di codice che server per creare un alias negli ambienti Linux.

Nelle distribuzione di Slackware non vi e’ presente di default il comando ‘ll’, che invece io trovo molto utile… per tale motivo ho aggiunto nel mio .bash_profile la seguente linea di codice per implementare tale comando

 


#!/bin/sh

alias ll = "ls -l"

 

Ecco il percorso di domani mattina


Visualizzazione ingrandita della mappa

 

Se vedete un bel ricciolino con frangivento nera e short rossi sono io 😀

Scattare Foto in RAW o JPG?

RAW vs JPG

 

 

La prima domanda che mi sono posto, appena finito di leggere il manuale della mia Reflex, è stata:
Ma quale è la differenza tra il formato RAW e JPG?

 

Ovviamente dove esserci qualche differenza, visto che la foto ( massina risoluzione)  in RAW occupa circa 12 MB, mentre in formato JPG meno della metà. Essendo un aspirante geek ed un pessimo fotografo ( se non credetemi guardate il mio account su flickr 😀 ), ho deciso di informarmi sulla loro reale differenza e nelle righe successive cercherò di darvi una piccola panoramica sui due formati.

Inziamo subito con il dire che tutte le fotocamere, almeno le Reflex e le compatte di alta fascia, scattano le foto in RAW ( formato grezzo) e poi eventualmente le trasformano in JPG. Per tale motivo possiamo suddividere l’intero processo in due semplici fasi:

1) Acquisizione dell’ immagine dall’obiettivo in formato RAW
2) Rielaborazione (Interpolazione) delll’immagine e trasformazione in JPG.

Scattare una foto in RAW ci permette di eludere la seconda fase, cioè non viene effettuata la rielaborazione dell’immagine direttamente dall’ hardware dalla fotocamera, che spesso e’ molto piu’ veloce della rielaborazione sui nostri pc.
Il termine RAW, che in inglese significa: grezzo, non raffinato, non elaborato. Con tale tecnica l’immagine viene memorizzata nella sua forma originaria, numerica, cioè dopo essere stata solo convertita da analogico a digitale, senza nessuna ulteriore elaborazione da parte del processore della fotocamera.

Scattare una foto in RAW ci rilassa un po’ i vincoli, nel senso che ci possiamo anche permettere di fare qualche errore nella scelta dei parametri ( esposizione, bilanciamento del bianco ecc ) per poi sistemare il tutto in fase di post-produzione con il nostro bel programmino di Image Editing ( Ex. Photoshop o GIMP).

Scattare una foto in JPG ( soprattutto con le tecniche di interpolazione usate oggi dalle macchine fotografiche )direttamente con la nostra fotocamera, vuol dire far processare l’immagine direttamente dalla macchine permettendoci di avere ugualemente un’ ottima resa dell’immagine: colori, sfumatura, nitidezza ed ombre. Con il vantaggio di occupare molta meno memoria delle foto in formato RAW.

Su internet si trovano centinai di post, commenti o altro sulle due filosofie di acquisizione immagini… ovviamente ( se avete letto i nostri precedenti articoli ) avrete capito che qualsiasi domanda voi vi poniate, la risposta è : DIPENDE   😀

Caratteristiche del RAW:

  • Formato proprietario (.nef, .cr2 ecc… )
  • La maggior parte delle Macchine Fotografiche usa una profondita’ di colore a 12 bit
  • Non compressa ( Una macchina a 10 MegaPixel produce un file di 10 MB )
  • File in sola lettura ( di solito le modifiche vengono registrate nel file XMP associato al RAW originale)

Caratteristiche del JPG:

  • Standard Internazionale
  • Esattamente 8 bit per colore
  • Compresso ( si passa da 10 MB a circa 1.5 MB per Fine-JPG )
  • Il File puo’ essere modificato direttamente da qualsiasi programma di Editing di Immagini

In questo piccolo post ho cercato di esporvi i concetti fondamentali tra i due tipi di formati…
Io, essendo un puritano, scatto le mie foto solo in RAW e poi passo alla fase di rielaborazione e compressione ( JPG ) tramite il software fornito dalla mia fotocamera. Cio’ nonostante non considero affatto il JPG peggiore del RAW, anzi in qualche occasione e’ addirittura superiore vedi link, dato che conosco persone che scattano solo in JPG e che sono dei veri cultori della materia.

Daltronde, oggi le tecniche di interpolazione dell’immagine sono molto avanzate e questo ci permette di avere immagini in JPG nitide sulle quale e’ possibile interagire cosi’ come avviene sui file RAW.

 

Riferimenti:

http://www.kenrockwell.com/tech/raw.htm

http://www.digital-photography-school.com/raw-vs-jpeg

http://it.wikipedia.org/wiki/Raw_(fotografia)