SHOOT to TRILL

 

 

Ok…avete visto il video e vi è venuta voglia di capire di cosa stiamo parlando (tipico!): si chiama Bullet Time e consente di vedere ogni momento della scena in slow-motion mentre l’inquadratura sembra girare attorno alla scena stessa alla velocità normale. Durante il video avrete pensato: “Wow, come in Matrix!”, esattamente, i fratelli Wachowski hanno reso celebre questa tecnica cinematografica che consiste sostanzialmente nel disporre un grande numero di fotocamere attorno ad un oggetto e farle scattare simultaneamente, successivamente si “montano” (risparmiamoci battute!!) le immagini ottenute in slow-motion e si controlla l’effetto desiderato. Non tutti hanno a disposizione 20 reflex, tutte uguali e con lo stesso obiettivo tra l’altro, altrimenti vi troverete a dover sistemare ogni singolo file sullo stesso bilanciamento del bianco, i colori e tutti i settings che si dovrebbero maneggiare (però potete provare lo stesso, in modo da capire nelle stesse condizioni di luce come si comportano diverse reflex con diversi sensori e magari diversi obiettivi [ottimo spunto per un mio prossimo post, EVVAI!!!]), però almeno adesso sapete come si ottengono le scene alla Matrix e se in un futuro avete intenzione di girare un corto-metraggio e inserire qualche scena di questo tipo, la lettura di questo post non è stata vana.

 

AR

 

P.s: per correttezza riporto i credits del video:

This video was produced in Workshop SHOOT to THRILL.

The result was made possible using total of 24 digital cameras.

Organized by: Claudio Giambusso, Alice Stefani, Ivan Borov

Directed by: Claudio Giambusso, Alice Stefani

Music by: Valerio Sizzi

Video backstage by: Filippo Valluzzi

Director of photography: Manuel Neglia, Mattia Campo

Special Thanks to:

Maurizio Costa (in charge of photo studio IED Milano)

Teodora Filipova, Julie Luchsinger, Tiziano…, Kaisha Davierwalla, Giulia.., Marta Mangiucca, Ascanio Mellini, Francesca Mesiano, Manuel Neglia, Mattia Campo, Massimo, Francesca Ferrari